Le persone
Massimiliano Brunetto
Massimiliano Brunetto nasce a Torino nel 1972 e fin da bambino coltiva un grande amore per la cucina che fiorisce tra le mura domestiche tra spianatoie, farina e mattarello, strumenti indispensabili per preparare i tortellini emiliani, il piatto per eccellenza della terra da cui proviene sua madre.
La scelta è obbligata, si iscrive all’istituto alberghiero e inizia fin da giovane la gavetta e la sua carriera culinaria. Allievo dello chef stellato Carlo Bagattin coniugherà la tecnica scolastica ad una profonda conoscenza della cucina piemontese. Negli anni successivi si accosterà all’arte della preparazione del pesce lavorando come chef presso il ristorante Marco Polo e alla cucina vegetariana con lo chef Pietro Leemann.
La sua dedizione, il suo rispetto per il cibo, le materie prime di qualità scelte con cura direttamente da chi le coltiva, alleva e produce si sposa con una scelta sapiente dei vini.
Bruna Pogliano
Bruna Pogliano già durante l’alberghiero occupava le sue stagioni estive come aiuto chef de rang e servizio ai tavoli, dedicando il suo tempo libero in una gavetta impegnativa e continua.
Non tutti partono così giovani e con costanza e ambizione percorrono una strada, come quella della ristorazione, superando le fatiche e le rinunce che questo lavoro richiede.
L’ambizione, il talento e la passione hanno determinato le sue scelte e, in questi anni, ha “portato” la sua sala al Vitello.
Cortesia e discrezione, che accolgono il cliente con la giusta distanza che permette di andare incontro alle loro grandi aspettative con sobria eleganza e con il suo volto sempre sorridente.
Gioco di squadra, coinvolgimento dei ragazzi di sala e continuo confronto con la cucina, con le ricette e le nuove idee degli chef sono gli elementi di coesione che vengono colti sia dai nostri clienti più affezionati che la adorano sia da chi di passaggio, ci scopre.
Luisa Pandolfi
Inizia a lavorare in ambiti completamente diversi, eventi, editoria, fino a quando, ormai quasi trentenne decide di dare corpo alla sua passione. Frequenta i tre anni di corso AIS per sommelier e nel 1998 apre in collaborazione con una famiglia storica di librai la Taberna Libraria, enoteca con una vastissima carta di vini e una accurata selezione di libri.
La prima esperienza dura poco, trainata dal desiderio di ampliare la vendita e gli aperitivi della Taberna con una cucina vera e propria e, finalmente, due anni dopo viene a conoscenza di un locale con quelle caratteristiche e parte l’avventura della sua vita.
Nel 2001 apre Le Vitel Etonné, inizialmente vineria con cucina decisamente poliedrica, seppur semplice e accattivante.
I mesi passano, l’esperienza cresce e così la ricerca, inizia a costruirsi un proprio modo di pensare la cucina e a chiedersi cosa vuole offrire alla città: in pochi anni il locale si trasforma in un piccolo ristorante, dove informalità, tradizione e contaminazione accolgono clienti che in poco tempo si fidelizzano e i primi turisti di passaggio a Torino che lo scoprono dando il via a un passa parola che continua ancora oggi.
Gioele, il Vitello, è cambiato negli anni, tanto, ma continua a essere il grande amore di Luisa, amore che oggi viene condiviso da una squadra più numerosa e che, come tutte le creature che “crescono bene” ripaga di tutti gli sforzi fatti in questi, ormai, 20 anni.